In questi giorni stiamo approfondendo l’argomento della scansione fotogrammetrica, di cui in realtà ci siamo sempre occupati nel corso degli anni, ma adesso, un po’ per gioco ed un po’ per aggiornarci sull’utilizzo di alcuni software presenti sul mercato, ci stiamo scansionando a vicenda per poi “stamparci” in 3D.
Abbiamo deciso di provare quindi scansioni 3D dei nostri volti, utilizzando esclusivamente risorse gratuite: partendo da decine di fotografie scattate da uno smartphone di media qualità, abbiamo prima elaborato le foto con la versione gratuita (max 50 foto) del software 3D Zephir che ha realizzato la nuvola di punti. Dalla nuvola di punti abbiamo ricavato la mesh con e senza texture e successivamente la mesh è stata lavorata con il software (sempre gratuito) Meshmixer.
Di seguito le immagini delle prime prove:
Dopo le prime prove con la versione “free” di 3D Zephir siamo passati alla versione “lite” (a pagamento) che da la possibilità di elaborare fino a 500 fotografie. La nuvola di punti e la mesh che vedete nelle immagini successive sono il risultato dell’elaborazione di circa 160 foto, ottenute sempre da smartphone.